Rassegna stampa
Quell'incrocio è davvero fatto con i piedi, più ci penso e più me ne convinco.
Come si fa a mettere una precedenza lì, proprio lì a lasciare i semafori spenti?
D'accordo, era l'una passata, ma cosa c'entra?
Non c'è il coprifuoco, non tutti sono a letto alle otto,con le galline.
Almeno,io e altre sette persone no.
E io,io e loro due eravamo in strada,in macchina, a quell'incrocio fatto con i piedi e un pò di incoscienza.
La mia,simile alla mia,di certo.
Ma non è stata colpa mia, anche se tutti, compresa me,ci avrebbero scommesso.
Avrebbero puntato una fish sul quattro rosso.
"Se mai succederà,sarà colpa sua"
Caspita,c'avrei creduto anch'io,avrei puntato anch'io le mie fish sul tappeto verde.
Su,con i miei precedenti,i miei pali e i miei riflessi lenti.
Sarebbe strano,imprevedibile e davvero in gamba se non fossi recidiva.
Ma non ancora,non era ancora tempo che aggiungessi un altro tassello al mio puzzle di casini.
Beh, non era colpa mia, non era colpa sua,ma.
Ma quella macchina nera c'è venuta comunque addosso.
Ci ha spinto via,io non mi sono resa conto di nulla,o quasi e quando ho smesso di sbattere,quando ho riaperto gli occhi,sempre che li avessi mai chiusi,ho ripreso a pensare,a ragionare.
Non può,non può essere successo.E' un sogno,un film,un'allucinazione.
Non è successo.
E' tutto così finto, le macchine distrutte,le urla,io che non riesco a smettere di ansimare nel vedere l'albero a meno di un metro.
Non è successo.
Sto dormendo, è così, sogno le ambulanze e i vigili del fuoco, questa luce strana,questa notte così arancio.
C' è anche un bambino,dio,c'è anche un bambino.
Non è successo,non è successo.
E' un bluff,uno scherzo,lo so,deve essere così. E' un'idea tua,vero? Mi stai punendo per non essere rimasta.
Dai,dimmi che è così.
No,non voglio andare in ospedale. No,sto bene. Voglio solo dormire.
Ti chiamo ma non rispondi,perchè?
I miei piani,quei miei cazzo di piani si sono sgretolati.
Mi rimbomba il petto. Sono un tamburo, sono un tamburo.
Perchè respirare fa male?
Mi sento così strana,così estranea.
Questo corpo non è il mio,dove,dove l'avete nascosto?
Ma,ma,ma,ma.
E' davvero bello esserci.
Alla fine non era la fine,non lo sarà.
Dirlo ha proprio portato sfiga,una sfiga nera.
no, è bello.
RispondiEliminama dobbiamo però chiarire una cosa: non era colpa mia. Davvero.
tittina, mi dispiace...Ci riconescerai subito penso, da quel mondo un pò infantile e un pò buffo di chiamarti, ormai un pò riduttivo ma mai, lo giuro, sprezante.Mi dipiace tittina e forse per un momento ci crederai scordandoti screzi passati e lontananza palpabile ma solo ripensando ad una sera nebbiosa a Bologna quando io (o forse anche un pò tu??!!)avevo bisogno, una serata che ancora annovero in quella che se vuoi possiamo chiamare amicizia, amore,vita...grazie tittina e mi dispice, credici, perchè al di la dei nostri splendidi e umanissimi difetti ti vogliamo bene...torna quando starai meglio e raccontaci del viaggio..ALICE
RispondiEliminasei qui. questo è ciò che conta..sospiro di sollievo
RispondiEliminabacino
e.
l'importante è che tu sia qui..sospiro di sollievo..
RispondiEliminabacino
e.
da nessuno a due commenti..adesso 3. l'imortante è ribadire il concetto!
RispondiEliminafacciamo diventare sto post il più commentato nella storia di sto blog?
RispondiEliminaCiau Aliceeeee!
Gioia mia! Mi dispiace tanto :(
RispondiEliminaFatti un po' di forza dai, che nella vita accadono cose peggiori, e ringrazia che sia andata così bene... Un baciotto. *^-^*