Runaway

In realtà vorrei correre via, forse.

Ma in fondo in fondo si tratta di una scommessa.

Kramer contro Kramer.

E' che c'è solo bisogno di organizzazione.

Tanta organizzazione,pochi fatti e molte chiacchere. No,è il contrario, molti fatti e poche chiacchere.

Perchè, come dice sempre mio padre, se decidi di fare una cosa la devi fare bene.

Non posso rifare l'errore di Londra.

Se lo rifarei sarebbe come ammettere un altro fallimento.

E non mi va di fallire per pigrizia o per paura.

Se dovessi fallire sarà perchè così doveva essere.

Ma fallirò a testa alta.

E dormirò due giorni filati.

E magari a Gennaio non avrò tutti questi sensi di colpa.

Magari, si,si spera.

Forse si parte, per Natale,giorno più o giorno meno.

Si dovrebbe finire in una città orientale occidentalizzata.

Dodici milioni di abitanti dispersi fra quartieri e moschee.

E B. ha già detto che se sono da quelle parti mi mostra la sua città.

Il suo modo di vivere Istanbul.

Nel frattempo nessuno riesce ancora a prendermi sul serio.

Sarà perchè,secondo qualcuno, somiglio a Georgie.

Quella ragazzina così dannatamente bionda e tenera.

Ridono tutti,sempre e comunque.

E io non ho ancora capito quanto questo mi vada bene.

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