Integrazioni

Forse è che ci sarebbero un pò troppe cose da dire e un pò troppo poco tempo.

Sono stata a Firenze.

Finalmente l'ho tolta dalla lunga lista delle cose classificate come "vorrei ma non posso,vorrei ma ho tempo,vorrei ma non ho soldi"

Ospite di chi ha condiviso un pezzo di Londra con me.

E via, a parlare fino alle tre del mattino e a mangiare hambuger fatti in casa, un pò come se si fosse ancora lì,a Tufnell Park.

E forse per loro sarebbe meglio, visto la situazione non proprio carina che si ritrovano.

E anche per M., il mio piccolo tabù londinese, che mi scrive e.mail tristi.

Ah, le ex. Fanno sempre male, le ex.

E anche gli ex.

Ex in genere è una parola che fa soffrire. Ti prende un pò alla gola e cambi espressione del viso.

Si piange, si scherza, si ride. Sempre colpa degli ex. Sempre sempre.

Mi ha chiamato un ex, l'altro giorno, non il mio, ma omonimo.

Mi racconta della sua nuova casa e mi invita ad andarlo a trovare.

Chissà.

Io nel frattempo ho le mie nuove fisse.

I miei progetti ciclici ma non troppo.

Seri e motivati quanto basta.

E intanto ci sono cene al femminile in cui il vino rosso si spreca e le conversazioni teologiche pure.

Ci si ritrova un occhio di Allah in tasca e non si sa neanche bene come ci sia finito.

E c'è chi chiama dall'estero per darmi una mano.

Perchè fra limiti e derivate una mano serve sempre.

Anche restare fino alla sette intorno a un tavolo a ipotizzare strani risultati.

Che poi matematica io non l'abbia passata non è rilevante.

L'importante è averla capita ed essere entrati nel tunnel.

E poi c'è Lui, tanto tenero, che è sempre pronto a spiegarmela.

E chi si lamenta non ha proprio capito nulla.