Agli gnomi e alle fate
It's a long long night.
It's a long long time.
It's a long long road.
La felicità, di solito, si è restii a condividerla. E' l'unica ragione che mi è possibile ipotizzare per giustificare, o almeno chiarire, lo stato di quasi totale indifferente abbandono in cui pare essere scivolato, senza fretta, il mio blog. Se poi alla fine è veramente mio non lo so. C'è qualcuno, di cui non farò il nome per essere ligia al rispetto della privacy, che ne ha fatto il suo parco giochi prediletto, ci sguazza come l'ape nel miele. E poi pretende anche di essere innocente, di non avere colpe, di non averne mai avute. Ne dubito, anzi, sono certa che non sia così. In ogni caso, dopo questa disgressione priva di qualsiasi utilità morale, sociale, o politica, torniamo pure all'argomento principe di quest'oggi (lo ammetto mi sento molto professoressa universitaria figa, bella e impossibile a scrivere "argomento principe"). In ogni caso, si parlava di felicità, questa grande sconosciuta.
Già, perchè alla fine come si fa a dire quando si è felici?
Io non l'ho ancora capito. Io non mi sono ancora capita.
Qualche tempo fa, nel periodo di depressione "cupacupa,neranera,tristetriste", non vedevo l'ora di stare meglio, perchè ero sicura che sarei stata meglio, in futuro, che la felicità arriva sempre, per tutti, prima o poi.
Alla fine è questa speranza che ti fa stringere i denti, che ti prende per mano e che ti sostiene anche quando brancoli nel buio, quando non vedi nulla, non vedi gli altri, non vedi neppure te stessa.
Ma tu, nonostante tutto, sei certa di poter essere felice, felice davvero, e allora si arriva a tentare, rischiare, osare di tutto. Perchè il premio c'è, perchè se non ci fosse non ne parleremmo neppure. Comunque, un tempo, cioè qualche anno fa, ero fermamente convinta che questa famosa e da tutti auspicata felicità mi avrebbe fermata per strada, in un giorno di primavera, e si sarebbe presentata con un sorriso. Salve, sono la felicità in persona, mi vesto di gioia, purezza, serenità e semplicità, e da oggi sarò tua amica. E io le sarei stata grata per questo, l'avrei abbracciata e l'avrei stretta a me, senza che avesse la possibilità di fuggire, saremmo state come sorelle, indivisibili. E lei mi avrebbe immerso in una vasca colma di zucchero perchè tutti sapessero quanto fossi felice. E io sarei diventata tutta d'oro, perchè la felicità ti cambia la vita, si dice così.
E invece no, non è successo, però una farfalla m'ha baciato la spalla, ma non è la stessa cosa.
E io ora non so dire quanto sono felice, se lo sono, perchè sono sempre io,sempre gialla, ma non irradio luce da tutti i pori come avevo immaginato da piccola, sogno infranto di bambina.
Ma c'è anche un'altra possibilità. Potrei essere troppo felice per accorgermi di esserlo. La mia stessa luce potrebbe avermi accecato. Non ne ho idea. E' davvero tutto troppo strano. Non faccio altro che sorridere. E lo so, ne sono convinta, io dovrei essere tesa, in questo momento. E' pur sempre l'esame di maturità, capita una sola volta, nella vita, forse. Ma io no, sono contenta, ma tanto contenta, di mio, senza una ragione apparente. No anzi, la ragione forse c'è, solo che non è tanto apparente.
Quale sarà la risposta esatta?
C'è una risposta esatta?
Oh si che c'è, ma io sono una bimba dispettosa e non ve la dico, i segreti non si dicono, me lo diceva sempre, la mamma, perchè se lo dici non è più un segreto. E i segreti che non sono più segreti non sono più così belli come prima, e io non voglio che succeda, no, non lo voglio proprio.
gnomi e fate si.....???
RispondiEliminae bloggers fastidiosi no? ;(
Belle storie.
RispondiEliminaEri felice anche quella volta.
Bah
La felicità. L'uovo e il pulcino.
RispondiEliminaMa dimmi cara, è nato prima l'uovo o l'uovo è nato prima?
Mmm, qui gatta, anzi gatto va', ci cova...
E se bluffa pace. L'importante è che non graffi, no?
I segreti sono fatti per non essere raccontati! Altrimenti non sono piu' segreti. Pero' che curiosita'...
RispondiElimina:)
ma che bei pulcini!!
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