Come un pulcino
Non sono nè un uovo ne una gallina. Nè carne ne pesce, sono l'abbozzo di qualcosa, la potenza che preme per divenire atto. Quale atto è poi un mistero. Un'incognita senza soluzione. Un'incognita con infinite soluzioni che non ho voglia di risolvere. Mi dovrei sedere, così, attenta, consapevole del passato, critica del presente e previdente per il futuro, e decidere. Essere Atto. Atto Puro. Il buco nero delle possibilità mi stritola. Annaspo nell'incertezza senza avere davvero il coraggio, l'audacia di alzare la testa e smettere di pigolare. Potrei lanciare una moneta e affidare il mio futuro, l'ardua impresa di questa scelta al destino.
E se poi il destino mi fosse ostile?
Si può cambiare il destino?
Non è un obbligo, non è un imposizione. Si cambia.
Dovrei crescere, sto crescendo, ma corre tutto così tanto. Rallenta, un attimo, il tempo di capire a quale stazione ferma il treno.
uhm si
RispondiEliminaripensandoci sembra proprio l edipo...ma più al femminile ;)
se va troppo veloce....tu fermati...quando ti doppia..lo ripigli.
Oppure prova solo a fermarti per un respiro e per sentire cosa ti sussurra l'istinto...
RispondiEliminaGrazie della visita...
:)