Il telefono

Alla fine non si va a Venezia, non c'è posto, purtroppo. Anche se dicono che ci sono sempre meno maschere lungo i canali della città. Non sono mai stata a Venezia, vorrei provare a manovrare una gondola e poter raggiungere i posti più comuni nella maniera più stramba di tutte, solo per sentire i commenti dei passanti più strambi di tutti. Si cambia meta, si va a Firenze. Mai stata, tanto per cambiare. Parlare al telefono è un arte. Bisogna modulare il tono di voce, riflettere su ciò che ti viene detto, decidere cosa bisogna dire e cosa tacere, fare in modo che l'interlocutore non capisca le tue vere intenzioni, le tue riflessioni, il fatto che si annuisce solo per cortesia, che ci si finge presi da un mistico interesse non appena una voce neutra ti propone di acquistare una decina di biglietti per uno strano spettacolo in favore di un altrettanto sconosciuta associazione. Ci vuole arte per balbettare un "Vi farò sapere" convinto, per non deludere le aspettative di quella voce, e per impedire che ti trattenga al telefono un'altra ora nella speranza di vendere. Vendere, vendere, vendere. Comprare, comprare, comprare.  

Commenti

  1. Anche senza sguardi al telefono puoi capire molte cose. E' davvero un'arte riuscire a dissimulare.



    Ad esempio io gioisco quando *sento* che chi è dall'altra parte della cornetta mi sta sorridendo...



    ...mi incavolo quando sento che è per l'ennesima volta il venditore di surgelati porta a porta al quale dire che per la settimana non serve niente.



    °L°

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  2. Burattinaia?Sei quello che cerco,sembrerebbe.



    Vieni da me

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  3. e io comincio a "vendere" al telefono proprio domani!

    Ciao

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  4. è la filosofia del mondo....venderevenderevendere.comprarecomprarecomprare.

    però io ho preso sempre e solo calci nelle gengive;)

    baci

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