Strano come la fine di un periodo porti sempre tante novità in così poco tempo. Tante piccole cose che ti fanno capire che ci sei, per te, per qualcun'altro. Una soddisfazione, un voto che ti fa sorridere, ridere, stare bene, alla fine. E poi fuori, con la mente distante  da quell'edificio rosso, da quell'aria pesante, tesa, di una gabbia che ti toglie l'aria. Sorrido, ancora, di nuovo, per un cappuccino al cioccolato, per un pupazzo che parla di me, per aver trovato il bianco in una situazione che sapeva di nero. Era grigio, alla fine, come il cielo di questa sera di gennaio in cui sono fiera di me, fiera di ciò che ho fatto e sto per fare, fiera dei miei obiettivi, qualunque siano. Mercoledì, mercoledì è il giorno. Lui crede in me, io credo in me, io credo nella patente, strana divinità, la patente, da adorare, ma è una necessità.

Commenti

  1. :)

    grande Patente.



    già.."forti"...dici?cosa ti passano?

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