Inquieta

E la tensione cresce, aumenta, arde, esplode, senza ragione, senza logica, senza possibilità di chiarezza, senza poter frenare un attimo, solo un istante, per incastrare i pezzi, solo un minuto. Non mi serve tanto, mi accontento, l'ho sempre fatto, ma ne ho bisogno. Conto alla rovescia. Mancano quattordici giorni, due settimane,trecentotrentasei ore e poi Stop. Stop, e poi in prima, e si riparte, con un rettangolo rosa nuovo di zecca nel portafoglio, forse. Possibile, probabile, impossibile, improbabile, passare, non passare, promossa o bocciata, alla fine non importa, non ha rilevanza. Si è sempre sul ciglio, sul dirupo, sul burrone, su una collina, a scrutare l'infinito, e a farsi le solite domande. Domande sì, che non hanno mai risposta, mai un replica, a malapena un'ipotesi. Chi ero, chi sono, chi sarò. Si continua ad essere il centro del cerchio, il fulcro della bilancia, il principio di ogni vortice senza saper rispondere, senza poter, rispondere anche se basterebbe solo volerlo. Ma il fascino di una giostra non si sconfigge. E io rido, fra una preoccupazione e l'altra, tra una corsa e il traguardo.

Commenti

  1. ma che fai, ti sposi? ;-)

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  2. Si è sempre sul ciglio, sul dirupo, sul burrone, su una collina, e poi in prima e... ops :D

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