Si viene e si Va

Comunque ballando. Ieri, oggi, abbiamo fatto colazione alle quattro, tonde tonde, nè un minuto in meno nè uno in più. Le quattro, dopo aver passato due ore in macchina alla ricerca di un locale perso fra decine di rotonde e viali fatti con uno stampino storto. Comunque ballando, comunque correndo, con quella macchina, con una tensione e un nervosismo crescenti. E poi eccolo, infine, l'abbiamo trovato per caso, quando ormai la voglia di quel locale iniziava a vacillare. Non era come ci saremmo aspettate, ma ci siamo arrivate, e forse questo è quello che conta. Abbiamo reso reale un'idea. L'abbiamo cancellata dall'elenco di cose da fare ma per cui ancora non si è trovato il tempo, il modo, la possibilità. Abbiamo fatto colazione alle quattro, con nutella e biscotti e abbiamo dormito nel lettone della mamma, come si faceva da bambine. E poi, la mattina, il citofono, insistente, invadente, inaspettato. Ed ne è arrivata un'altra, a svegliarci, dice, e malgrado il malditesta non posso negare mi abbia fatto un piacere immenso che fosse lì, che fossimo lì tutte e quattro, sedute al tavolo, a fare l'ennesima colazione.