Testa alta, petto in fuori, e cammino, veloce, con e contro la neve. Stanchezza, incertezza e nervosismo i miei compagni di viaggio. Spasimo e soffoco nell'attesa di arrivare in casa e sparire all'interno.Ne ho bisogno, ne ho bisogno. Una delusione cocente, una sicurezza in frantumi. Scrivo male, per non dire peggio. Ed è la crisi, ed è il confronto che non regge, che non reggo. Ne sono consapevole, non sono alla vostra altezza, in nessun campo, in nessuna maniera, in nessun modo. Non ci arrivo, non ci arrivo, non ci arrivo. Non sono come voi. Silenzio, non esiste conforto, non esiste gratificazione. L'impegno non basta, non vi raggiungerò mai, non posso, non posso, ma desidero.
Già, la nevrosi del confronto è un sintomo tipico dell'Ansia da Blog (nel decalogo http://whatmaduniverse.splinder.com/post/4193137
RispondiEliminaperaltro l'ho omessa).
Cmq te non scrivi affatto male, anzi.
Il problema è che il font che usi per i tuoi post li rende difficili da leggere!
Un saluto.
non credo che il tuo post parli dello scrivere su di un blog..il confronto con gli altri spesso fa paura, ma è impossibile farne a meno..
RispondiEliminaun bacio
e.
ZakMCkracken ha solo buttato giù un link. Fuori strada come un cammello sulla tangenziale.
RispondiEliminaCome mi rispecchio in queste parole... :), personalmente poi dopo la fase iniziale di sconforto mi ricordo due cose, 1) non devo pensare al gioco degli altri, ma a migliore il mio gioco, qualunque gioco sia, che gli altri al più, sono solo una richezza da cui attingere e nn da raggiungere, e 2) mi sento felice, quando vedo il mio bicchiere vuoto e una volta che lo accetto, mi sento felice, per quell'ovvio e banalissimo motivo che allora posso finalmente iniziare a riempirlo, mentre prima (ma anche adesso e anche domani) invece così pieno del mio ego, ero vuoto, appunto.
RispondiEliminaAcqua